venerdì 13 gennaio 2017

Mostra fotografica - la FOTOGRAFIA come percezione di sè

Venezia 2012 - Palazzo Grimani
Il prossimo 14 Gennaio alle ore 17:30 presso il Salotto Aggazzotti, (primo piano) Viale Martiri della Libertà, Modena, inaugurerò una mia mostra fotografica.
La mostra proseguirà fino al 31 Gennaio compreso.

Assieme all'amico Davide Conventi presenteremo le nostre foto in questa cornice di un antico palazzo modenese che si affaccia su uno dei viali del "Parco".

Le mie foto sono tutte state realizzate con pellicola e in bianco e nero e stampate in vari formati.

Appartengono a questa esposizione tre serie:

Mettere in fila i corridoi: una serie scaturita da un lavoro di riordino delle mie fotografie, cercando di fare un po' di ordine sulle tante immagini che ho accumulato nel tempo. Mi sono reso conto di averne scattato un notevole numero contenete corridoi. Ha preso forma questo progetto, mi attirano questi elementi architettonici, possono dare sguardi lunghi e prospettici, possono essere bui e non dare spazio all'immaginazione, possono essere luminosi e di grande respiro, un po' come la vita. 

Andar per musei: mi piace frequentare luoghi d'arte e scattare al loro interno fotografie, ciò che mi incuriosisce é il rapporto tra uomo e opera d'arte, quella esposta. In questi luoghi e' complicato fotografare: luce scarsa, divieti vari, passaggio continuo di persone. Sono abituato, fotografare presenta una serie di scelte, l'analogico più del digitale comprende l'attesa e la rinuncia. L'attesa di trovare una situazione idonea allo scatto, la rinuncia a scattare se le condizioni ambientali non lo permettono.

Coordinate: un progetto che ha preso forma vagando sulla Via Emilia, tra Modena e Reggio Emilia, l'intento e' di rappresentare e dare dignità al paesaggio periferico che muta molto velocemente nel tempo senza lasciare una traccia tangibile. Le immagini sono state scattate: tra Gennaio e Marzo 2016, con la stessa macchina fotografica, una Rollei 6x6, tutte tra le ore 18 e le ore 20 e con lo stesso tipo di pellicola. Le coordinate apposte sulle foto esposte sono relative all'esatta posizione nella quale e' stata posta la macchina fotografica per la ripresa.

Date di apertura mostra:
Sabato 14 Gennaio ore 17:30
Domenica 15 Gennaio 17:30
Sabato 21 Gennaio ore 17:30
Domenica 22 Gennaio ore 17:30
Venerdì 27 Gennaio ore 17:30
Sabato 28 Gennaio ore 17:00
Domenica 29 Gennaio ore 17:30 
Inoltre tutti i Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 15:30 alle ore 18:30 (telefono segreteria: 392 0512219)

venerdì 18 novembre 2016

Mostra circuito OFF Lucca - COORDINATE

Il progetto COORDINATE è stato pensato e realizzato per documentare il paesaggio periferico che subisce modificazioni costanti e il più delle volte non considerate.

Le immagini sono state scattate tra Gennaio e Marzo 2016 e nelle ore che andavano dalle 18 e le 20.

Le COORDINATE riportate sulle singole foto fanno riferimento alla posizione della macchina fotografica durante la ripresa della foto stessa.

La mostra sara' visitabile presso il Ristorante Puccini Corte San Lorenzo, 1 a Lucca dal 19 Novembre al 11 Dicembre


lunedì 11 aprile 2016

Mostra Circuito OFF Fotografia Europea 2016 Reggio Emilia COORDINATE

 Coordinate 
 *








*
Giorni di apertura mostra Via Due Gobbi, 3 Reggio Emilia
Nell'ambito del Circuito Off di Fotografia Europea
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Venerdì 6 Maggio dalle 18

Sabato 7 Maggio dalle 10

Domenica 8 Maggio dalle 10

Venerdì 13 maggio dalle 18

Sabato 14 Maggio dalle 10

Domenica 15 Maggio dalle 10

Sabato 21 Maggio dalle 10

Domenica 21 Maggio dalle 10





sabato 14 novembre 2015

Mostra Circuito Off 2015 Lucca

Ho l'opportunita' di esporre alcune mie foto all'interno del Circuito Off WeLovePh di Lucca.

Il tema che ho scelto per questa esposizione e': "andar per musei".

Non e' sempre consentito scattare fotografie all'interno di musei o mostre, in Italia, recentemente, e' stata introdotta un a norma che rende permette di scattare immagini all'interno di questi luoghi.

Le condizioni ambientali sono spesso difficili, dal punto dio vista fotografica: scarsa luce, illuminazione difficile, molte persone intorno alle opere esposte.

Continuo a misurarmi, fotograficamente, in questa disciplina.
Le foto esposte sono tutte in bianco e nero e realizzate in analogico.

Quest'anno la mostra e' ospitata nel negozio Lenci abbigliamento in via Santa Croce, 36  Lucca
dal 21 Novembre al 13 Dicembre

giovedì 28 maggio 2015

Comò Mag.: Fotografie su ballatoi

Inizia l'ultimo appuntamento, per quest'anno, delle mostre agli atelier di Via Due Gobbi a Reggio Emilia.
Qui un bel post sul BLOG Comò Mag.: Fotografie su ballatoi nel quale si respira l'atmosfera che alita sul caseggiato di Via Due Gobbi
Sono veramente contento di aver potuto partecipare a questa kermesse fotografica reggiana.

Vi aspetto tutti Sabato 30 e Domenica 31 dalle ore 10 in poi. 

Ciao

venerdì 24 aprile 2015

Mostra Circuito OFF Fotografia Europea 2015 Reggio Emilia



Mostra Fotografica



All'interno del circuito Off della Fotografia Europea di Reggio Emilia, ospitata dagli Atelier ViaDueGobbiTre sarà possibile visitare la mia mostra fotografica "Riordinare i corridoi" nei giorni seguenti:
- 15 Maggio dalle ore 19 alle ore 24
- 16, 17 Maggio dalle ore 10 alle ore 24
- 22 Maggio dalle ore 19 alle ore 24
- 23, 24 Maggio dalle ore 10 alle ore 24
- 30, 31 Maggio dalle ore 10 alle ore 24.

Inaugurazione Venerdì 15 Maggio ore 19.







Come raggiungere il luogo:
Una mappa per raggiungere la sede che ospita la mia mostra:
https://www.google.com/maps/d/edit… 
In Rosso la sede degli atelier Via Due Gobbi, 3 Circuito OFF, in Giallo le mostre della Fotografia Europea

sabato 6 dicembre 2014

La mostra

Foto di Luigi Esposito che ringrazio
Per la prima volta nella mia vita ho avuto l'opportunità e il privilegio di esporre mie foto in solitaria. Quest'anno ho partecipato alla selezione per esporre una serie di fotografie all'interno del circuito off affilitao al piu' complessivo WeLovePh di Lucca.
Le mie fotografie sono state scelte da una giuria di esperti, avevo inviato 12 immagini e ne sono state scelte 8 che sono esposte al Ristorante Puccini di Lucca dal 29 Novembre al 14 Dicembre 2014.

Una piccola mia presentazione e una descrizione del progetto di cui le foto fanno parte:

Sono nato a Reggio Emilia il 4/4/1959, vivo a Modena da lungo tempo, di professione sono informatico.

Perché e come ho iniziato a fotografare:
Ho iniziato a fotografare alla fine degli anni 70 con una Zenit. Ho trovato che il linguaggio fotografico mi si addicesse come mezzo espressivo. Ho proseguito per diversi anni a fotografare “privatamente”, solo per me stesso, ho avuto anche momenti di pausa, le mie immagini erano esclusivamente per me, con l'avvento di internet ho provato a condividerle con altri e ho conosciuto diverse comunità virtuali dove misurami anche con altri, per fortuna queste comunità, in molti casi, sono diventate anche reali. Ho avuto la possibilità e la fortuna di incontrare diverse persone con le quali continuo il cammino fotografico. Ho sempre fotografato in analogico e nonostante i tempi continuo. Utilizzo reflex, macchine a telemetro e una biottica.

Foto in Mostra - Rimettere in fila i corridoi:
Questo lavoro non ha mai avuto una genesi e nemmeno, probabilmente, una conclusione, e' nato nel tempo, non ha uno sviluppo organico.
I corridoi, i portici hanno sempre attratto la mia curiosità.
Qualche tempo fa facendo ordine tra le mie fotografie ho fatto caso alla grande quantità di immagini di corridoi e portici. Le ho un po' organizzate e fatto una salutare selezione.
Nelle mie peregrinazioni fotografiche continuo a cercare e fotografare corridoi e portici.
Il progetto prosegue, questa e' una tappa nella quotidianità.

Foto in mostra:
Venezia Biennale Arte




Reggio Emilia Manicomio criminale



Lucca Ex manifattura tabacchi


Rima Maxxi

Reggio Emilia Chiostri di San Pietro


Reggio Emilia Chiostri di San Pietro



Reggio Emilia Chiostri di San Pietro


Reggio Emilia Chiostri di San Pietro

Foto non in mostra

Venezia 


Modena Caserma Menotti


Roma mercati Traiani


Reggio Emilia Chiostri di San Pietro



mercoledì 3 settembre 2014

La storia (Normandia)


Solitamente molti di miei scritti prendono spunto da una foto scattata da me. Questa volta vorrei partire da una foto, conosciuta, scattata da Robert Capa sulla spiaggia di Omaha Beach durante la prima ondata dello sbarco in Normandia delle truppe anglo statunitensi il 6 Giugno del 1944. 

Quest’anno mi sono recato su quei luoghi descritti in molti libri ed in altrettanti film, alcuni molto noti; la spiaggia di Colleville sur Mer, conusciuta universalmente come Omaha beach e’ lunga e profonda con una sabbia sottile, quasi impalpabile, l’oceano e’ calmo, l’acqua dona un piacevole fresco ai piedi, un vento freddo pulisce i pensieri in testa e mi consente di immaginare lo sbarco di migliaia e migliaia di soldati.

 Credo che si possa solo lontanamente provare a comprendere ciò che può essere accaduto il giorno del D-Day Ho preferito rimanere un po’ sulla sabbia della spiaggia e godere la bella vista che la giornata limpida ci ha riservato pensando al sacrificio di tante persone che su quella spiaggia sono cadute e a quanti, tornati alle loro case, possano aver sofferto per l’esperienza.

Cimitero Militare americano Omaha beach
Ritornando verso la collina che sovrasta la spiaggia sapevo già cosa mi aspettava, molte immagini descrivono il luogo, ma arrivato alla sommità’ della collina l’impressione che la vista trasferisce e’ forte, una emozione intensa sale rapidamente al cuore, le bianche croci, le stelle di David che ti si presentano davanti toccano profondamente, il loro allineamento, quasi a perdita d’occhio, inquieta l’animo.

In quei prati ordinati, che sembrano il proseguimento erboso della sabbia sulla spiaggia, mi sono sentito molto solo, mi ha pervaso una condizione contemplativa, penso ci fosse veramente molto silenzio, dico penso perchè non mi sono ben reso conto se il silenzio esistesse realmente oppure fosse una mia, esclusiva, impressione.

Ritornando a Capa, ho letto anche il libro Leggermente fuori fuoco versione italiana, pubblicata da Contrasto di Sligtly out of focus che e’ l’autobiografia di Capa che racconta la sua vita di reporter di guerra nelle campagne d’Africa, Italia e Francia fino alla fine della seconda guerra mondiale. Una lettura davvero molto partecipata, nella quale Capa si rivela un fine narratore con una scrittura scorrevole e ritmica venata di una bella dose di ironia. Lo sbarco in Normandia viene descritto molto crudamente, fa comprendere come possa essere stata la situazione sulla spiaggia appena avvenuto lo sbarco.

Cimitero inglese Bajeux
Oltre al cimitero militare americano ho avuto la possibilità di visitare anche quello britannico a Bajeux, qui le lapidi sono tutte uguali, più ravvicinate, il cimitero e’ a ridosso di una strada dove passano le auto, anche qui la sensazione di silenzio, almeno che io ho avuto, e’ stata molto forte, intensa.

Oltre a soldati britannici ci sono anche australiani, canadesi sudafricani neozelandesi, anche qui viene evidenziata la differenza religiosa: mussulmani, cristiani ed ebrei riposano vicini. L’unica considerazione che riesco a fare e’ di rammarico: purtroppo la storia e il sacrificio di tante persone non hanno insegnato nulla, oppure, non hanno insegnato nulla a chi governa gli stati i quali non ricercano strade diplomatiche e politiche per risolvere le loro controversie.

La storia si ripete, e si ripete nelle sue peggiori forme.
Omaha beach Agosto 2014

lunedì 7 aprile 2014

Amicizie fotografiche

Sono un appassionato di fotografia, nonostante l'avvento prorompente della tecnologia digitale, sono rimasto avvinghiato a quella analogica, una scelta consapevole dei pregi e dei difetti, continuo a perpetrarla, unico neo l'assenza quasi cronica di tempo per la pratica.
Ovviamente non si può rimanere completamente indenni dalle contaminazioni digitali in campo fotografico. Chi di noi oggi non usa un cellulare, uno smartphone? Moltissimi, e gli appassionati di fotografia installano sul proprio cellulare applicazioni fotografiche delle più svariate. Lo scorso anno ho assistito a Lucca ad una interessante conferenza del'affermato fotografo Maurizio Galimberti che e' noto anche per la sua predilezione di scattare quasi esclusivamente Polariod per presentarle singolarmente oppure come collage, quello che più mi ha attratto nella conferenza e' stato il discorso sulla contaminazione tra stili e tecnologie fotografici e l'esaltazione dell'imperfezione.
In quella occasione avevo già scattato, precedentemente alla conferenza, diversi ritratti attraverso il cellulare a vari amici che in quel contesto diventano "amici fotografici". Ritornando a casa con un bel quantitativo di ritratti ho approfondito i discorsi enunciati alla conferenza e ho confezionato una lunga galleria di immagini.
La cosa e' diventata mano a mano un progetto che spero incrementi, nel tempo, il numero di ritratti.
Il tutto e' partito da un'applicazione da cellulare: IncredeBooth:
una sorta di cabina per foto tessere che consente di scattare 4 immagini e le pone su una striscia proprio come succedeva nelle vecchie cabine.
Da li', accogliendo il suggerimento di Galimberti: la contaminazione, ho isolato alcune singole foto tessera sulla striscia e con l'ausilio di un'altra applicazione per Pc: Instant ho generato una Polariod del ritratto.  Il risultato e' una composizione che comprende 4 ritratti di singoli amici fotografici o in coppia.











Created with flickr slideshow.

venerdì 28 febbraio 2014

Tai di Cadore - naja e zona di guerra

Tai di Cadore, e’ una località’ alpina nel bellunese a pochi chilometri da Pieve di Cadore abbastanza vicino a Cortina D’Ampezzo.
Ho frequentato il luogo durante il servizio militare per un campo invernale al quale ero stato assegnato agli inizi di dicembre  del 1982.
Passo Carbonin Dic. 1982
Siamo partiti da Bolzano alla mattina abbastanza presto passando per Dobbiaco, Bressanone, costeggiando la vecchia ferrovia Dobbiaco Cortina Callalzo, attraversando il Passo Carbonin per passare da  Cortina e successivamente arrivare a Tai di Cadore.
Ho avuto la fortuna, pur non essendo graduato, di fare il viaggio nella cabina del camion che trasportava il materiale del magazzino essendo il magazziniere della mia compagnia, la prima, del 4 Battaglione trasmissioni Gardena di stanza a Bolzano, gli altri compagni hanno fatto il viaggio nei cassoni dei camion, non certo un viaggio confortevole.
Tai di Cadore Dic. 1982
Il giorno dopo il nostro arrivo alla Caserma Calvi, della brigata Cadore a Tai, effettuiamo una marcia della compagnia, senza armi, per arrivare  sino alla diga sul lago Cadore nella parte meridionale. Nonostante l’inverno la temperatura era mite, anche l’atmosfera tra gli ufficiali e la truppa era molto cameratesca. Diciamo che la marcia si e’ tradotta in una sorta di gita in grigio verde.
Non essendo impegnato in attività’ tecniche il mio compito, come quello del furiere, era  solamente di appoggio logistico e amministrativo, l’armiere aveva compiti di maggiore responsabilità dovendo sovra intendere alla custodia e consegna delle armi.
Tai di Cadore Dic 1982 Armiere: Claudio Meschiari, Mengoli,
Furiere: Marcello Dolcini, S.Ten. Chiappini,
Magazziniere: Enrico Barbieri

Il paese a parte la caserma, nella quale eravamo  ospitati, ed un piccolo bar non forniva grandi distrazioni, la vicina Pieve di Cadore ci accoglieva nelle sere di libera uscita, l’abbigliamento era militare: calzoni alla zuava, stupida, il cappello in panno che si utilizza per le azioni e giacca a vento con cinturone.  
Alla domenica con una corriera di linea alcuni di noi hanno invaso una Cortina quasi deserta, i pochi passanti ci guardavano sorridendo: probabilmente l’abbigliamento inconsueto e l’abitudine dei militari a girare intruppati anche quando si e’ in libera uscita sollecitava l’ilarita’ e la curiosita’.
La permanenza e’ stata piacevole ed interessante, la vita in comune ha esaltato i rapporti umani il ritorno a Bolzano con l’aspettativa del periodo natalizio e’ stato un’ottimo rientro.
Tai di Cadore 3 Dicembre 1982




















Tai di Cadore 6 Settembre 1915

Tai di Cadore 6 Settembre 1915


Altro stato d’animo deve avere avuto il mittente di questa lettera, un alpino che scrive ai suoi famigliari al suo paese probabilmente dalla stessa caserma di Tai di Cadore dove sono stato io. Il periodo e’ quello della prima guerra mondiale, la data e’ del 6 Settembre 1915.
L’alpino Vittorino Speca del 7° Alpini 268° Compagnia , dalla Zona di guerra scrive alla madre Filomena a Corropoli (Teramo). Nella sua lettera avverte la madre che all’indomani ritornera’ al fronte, rassicura che adempira’ al suo dovere per fare grande la Patria. Spera che le sorelle e i fratelli siano amabili verso la madre. Raccomanda a tutta la famiglia di pregare affinche’ si possano rivedere dopo che l’Italia abbia raggiunto i suoi ideali, chiude con un affettuoso bacio alla madre, alle sorelle ed ai fratelli.

Ritrovo un’altra lettera successiva dell’alpino Vittorino:
Egregio Sig. Ferdinando, Per altri pochi giorni sono costretto a rimanere tappato in questo ospedale, a causa di non essere ancora in una perfetta e completa sanità. Voglia Iddio col presto farmi essere guarito, per poter raggiungere i miei compagni, là dove il cannone tuona e la Patria chiama. Sono orgoglioso di poter dare di nuovo il mio sangue in una santa guerra, guerra di diritti e rivendicazioni! Colla speranza di rivederci e poterci abbracciare a Trieste. Vi saluto affettuosamente. Vostro concittadino Speca Vittorino.
La lettera proviene dall’Ospedale di Riserva, Corso Cavour, di Vercelli, nel quale l’alpino sta trascorrendo una convalescenza dovuta ad una ferita.
I contenuti della lettera ricalcano quelli della precedente anche se il linguaggio è maggiormente formale in quanto indirizzata non ad un parente stretto.
Scopro che un Vittorino Speca nel 1951 arriva a New York.
Mi piace pensare che quest’alpino cosi’ legato alla Patria dopo aver combattuto orgogliosamente per essa sia riuscito a tornare a casa, baciare i suoi famigliari e salutare il Sig Ferdinando, segno di aver salvato la ghirba





sabato 26 ottobre 2013

Scatti dal Web 7 Edizione Lucca

Ogni anno questa manifestazione aumenta il suo livello, e' la sesta volta a cui partecipo con una foto, quest'anno addirittura lo staff ha pensato di includere una foto che mi riprende, mentre in un'altra occasione, sempre a Lucca, scattavo qualche foto con la mia Rollei.


Questa edizione dopo le interessanti presenze di Letizia Battaglia, Francesco Cito, Fulvio Merlak e quella inaspettata di Gianni Berengo Gardin si fregia di avere come ospite Maurizio Galimberti. Le premesse ci sono tutte. 
Inoltre la mostra che raccoglie le foto degli aderenti al circolo e' stata inserita nel circuito OFF del PhotoLux di Lucca che ha un nutrito insieme di iniziative fotografiche.

SCATTI DAL WEB”, settima edizione, 16 novembre/1 dicembre 2013.


Il Circolo Fotografico MicroMosso ha il piacere di informare che dal 16 novembre al 1° dicembre si terrà a Lucca, nella sala della Consulta, in Corte dell’Angelo, Via Roma, la settima edizione della mostra collettiva a tema libero “SCATTI DAL WEB”, sotto il patrocinio del Comune stesso e con Riconoscimento FIAF n. M59/2013
Durante il discorso di benvenuto, alle ore 18.00 del 23 novembre, il Presidente Paolo Bini consegnerà un riconoscimento alla carriera all’ospite d’onore di questa edizione, il fotografo Maurizio Galimberti, “maestro delle Polaroid”.
Novità di rilievo rispetto alle edizioni passate è la premiazione di dieci fotografie, scelte da una giuria esterna, che avverrà con la consegna di una pergamena ricordo agli autori durante la cerimonia di apertura.
Il Circolo MicroMosso è, poi, felicissimo di comunicare che l’edizione 2013 di “SCATTI DAL WEB” è entrata a far parte del “Circuito OFF” del prestigioso “PhotoLux”, evento internazionale a carattere biennale che trasforma Lucca nella capitale europea della Fotografia dal 23 novembre al 15 dicembre 2013.
Nella giornata di domenica 24 novembre, alle ore 10.00, presso il Complesso di San Micheletto (Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca), in via San Micheletto 3, il fotografo Maurizio Galimberti, “istant artist” e creatore del movimentoDada Polaroid”, terrà una conferenza sul proprio metodo di lavoro, alla quale potranno partecipare non solo i soci di MicroMosso ma tutti i fotoamatori e gli appassionati, interessati all’argomento. Tema del dibattito: “Incontro con la instant fotografia di Maurizio Galimberti”.


Si ricorda che l’ingresso alla mostra e alla conferenza sono gratuiti.
MicroMosso, soddisfattissimo per la qualità delle foto esposte in “Scatti dal Web 2013”, per avere come ospite di riguardo un fotografo internazionale del calibro di Maurizio Galimberti e per essere entrato a far parte del “Circuito Off” del PhotoLux Festival, invita tutti gli amici della fotografia a partecipare numerosi ad entrambi gli appuntamenti, offrendo anche un brindisi ai presenti in occasione dell’inaugurazione ufficiale della mostra, sabato 23 novembre, alle ore 18.00.
I ringraziamenti vanno alla FIAF, per il sostegno sempre apportato, al Comune di Lucca, per l’ospitalità, ad Enrico Stefanelli, direttore artistico del PhotoLux Festival e a Lauro Dini, Presidente dell’Associazione WeLovePh, per la fattiva collaborazione.





Paolo Bini, Presidente MicroMosso
Antonio Perrone, Vice Presidente
Fiorella Lamnidis, Segretario
Susanna Bertoni e Leone Nottoli, Consiglieri
sito:       http://www.micromosso.com
mail:      staff@micromosso.com
-Durata mostra fotografica: 16 novembre-1 dicembre 2013 c/o Sala della Consulta, Corte dell’Angelo, Via Roma
-Inaugurazione ufficiale: sabato 23 novembre, ore 18.00
-Conferenza del fotografo, m° Maurizio Galimberti: ore 10.00 presso Complesso di San Micheletto (FCRLu) via San Micheletto, 3

-Ingresso gratuito sia alla mostra sia alla conferenza

sabato 12 ottobre 2013

Scozia


Era da lungo tempo che intendevo visitare la Scozia: la terra dei Pitti che i romani non sono mai riusciti a colonizzare, la terra di William Wallace, di Sean Connery, del Rugby, del whisky, di Higlander, delle cornamuse. Sono riuscito a coronare il sogno e per la prima volta ho guidato per circa 1000 miglia un auto con guida a destra tenendo la mano mancina, non e' stato semplice, ma ci sono riuscito. Non faro' un resoconto del viaggio, ma illustrerò' le sensazioni che mi si sono presentate e che risiedono nella memoria.
Vento e Birra Edimburgo
I cieli: cosi' ampi e vasti anche durante rovesci di pioggia, l'occhio ha la grande possibilita' di scrutarli ed ispezionarli in vastità' di cogliere gli spazi blu tra le evoluzioni delle nuvole, il cielo si amplifica nei riflessi dei laghi e del mare generando un pavimento di nuvole e blu veramente accattivante. Ci si trova a rimirare il cielo cosi' diverso e luminoso rispetto a come si e' abituati e si rimane quasi interdetti, sembra di non aver mai visto un cielo cosi' ampio, e accogliente.

Il vento: e' una presenza quasi costante al quale spesso non si fa caso, ma che accompagna e guida. Ho sempre avuto la sensazione che il vento pulisca la mente, abbia la capacita' di spolverare i pensieri e dissolverli all'esterno, per me e' una sensazione piacevole che ti avvolge.

L'erica: arrivando alle Highlands, provenendo da Sud si ha l'immediata consapevolezza di un cambiamento di paesaggio, le montagne diventano più' alte e più' scoscese, le coltivazioni lasciano spazio ai pascoli, le pareti dei monti hanno tutte un tono violaceo che tende al rosso: le piccole piante che popolano i pendii montuosi sono di erica, si estendono a perdita d'occhio connotando questo paesaggio di colori diversi dal vicino sud della Scozia.

Mare
Il mare: e' un mare diverso dal nostro, piu' impetuoso, le spiagge sono vastissime, le maree hanno escursioni considerevoli, quando il mare si ritira per la bassa marea dona una spiaggia molto larga che chiama a lunghe passeggiate, e' un mare un po' grigio che nasconde potenza e vigore. E' un mare freddo che cede pesci e crostacei possenti e saporiti, ottimi al palato.

I laghi e i fiumi: viaggiando e' una compagnia averli a fianco, le strade li costeggiano e li delimitano, sono tantissimi: grandi, piccoli, lunghi corti, calmi, mossi. L'acqua dei torrenti e limpida e cristallina e taglia i prati verdi.

Il salmone: avendo soggiornato in B&B il pesce arancione fa la parte del leone in tutte le colazioni che ho fatto. E' un pesce buonissimo sia esso affumicato oppure servito con le uova sbattute oppure a fette sottili. Una prelibatezza.

I castelli: nella categoria metto anche le abbazie e le chiese scoperchiate, i castelli sono sia abitati che non, ciascuno ha il suo fascino, ma quelli ridotti a ruderi hanno un'attrazione particolare, sembra proprio di essere immersi nel periodo storico del castello, non importa avere altri visitatori al fianco o vicini, ci si cala nella parte.

La gente: con coloro con cui sono venuto a contatto ha un approccio molto gentile e cordiale senza essere mielosi. Nei piccoli paesi questi aspetti si amplificano leggermente, un'altra cosa che ho rilevato e' l'estrema puntualita', se la cucina chiude alle 21, chiude alla 21, non c'e' nulla che tenga.

Il whisky e la birra: vera arte, ho visitato una distilleria e la lavorazione e' impressionante i passaggi sono molteplici e il processo di invecchiamento e' affascinante e complesso, gli aromi si sprecano, le tipologie di distillato sono molteplici e tutte con caratteristiche di sapori diverse. Una buona degustazione non si rifiuta mai, anche i colori sono diversi ed intensi. Per la birra il lavoro e' minore entrambe le bevande derivano dallo stesso prodotto: interminabili distese di orzo, interminabili.

Visto che li Blog e' incentrato sulla quotidianità' fotgrafica inserisco alcune immagini che tentano di illustrare cio' che ho scritto.

St. Andrew















Wisky
Laghi
Higlands
Ritornato dal viaggio riprendo, limitatamente a disponibilità' economica e di tempo, la mia ricerca di fotografie. Girando per un mercato di antiquariato scovo una bella immagine di uno scozzese in alta uniforme con tanto di kilt, scarpe d'ordinanza con ghette da parata, accidenti, penso, la debbo prendere, tratto un po' sul prezzo, vedo che sul retro e' scritta a mano, ipotizzo possa essere degli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale. Il fotografo e' di Glasgow (the elite photo co. 92 saucmiemall glasgow). Con mia grande sorpresa la foto e' stata spedita dalla Scozia alla signora Albina Cocozza di Luigi. Filignano (Campobasso) dal figlio Antonio. Un Higlianders de noaltri. 
Immagino Antonio, emigrato dal nostro sud nell'alta Albione e nell'industriale Glasgow che manda a casa la sua foto con gli indumenti tipici della terra dove e' stato costretto ad andare, mi ha fatto molta tenerezza questa immagine maggiormente quando ho letto bene il retro.
Fronte 

Retro